L’AUTORE Davide Bordogna, i reportage del neofita Davide Bordogna (nella foto, durante un viaggio a New York) è nato a Lodi nel 1976 e vive a Como dall’età di due anni. Lavora in un’azienda comasca attiva nel settore della grande distribuzione. Il suo primo incontro con la fotografia avviene di recente, nel 2012, grazie a un corso tenuto dal fotografo Francesco Corbetta. Ha pubblicato alcuni scatti sul mensile specializzato “Il Fotografo” e nel 2013 ha partecipato a una mostra collettiva alle “Cantine Lunae Bosoni” di Ortonovo (Sp). Lo scorso agosto ha vinto il premio per la migliore fotografia sul tema della viticoltura al concorso “Il Verde” organizzato dall’associazione “Studio 18” di La Spezia. È coautore della sezione fotografica curata da Francesco Corbetta del libro Como si racconta a cura di Tiziana Nava, edito da Ibis. L’OPERA La fontana di viale Geno, nostro gioiello quotidiano Lorenzo Morandotti Un giovane artista porta una ventata di energia alla nostra collezione. Occorre dare spazio alle nuove generazioni, perché spesso seguire una voce inedita nel panorama culturale, documentarne la fase embrionale, riserva non poche sorprese. Ed è nostro dovere di cronisti culturali non farci sfuggire nessuna occasione meritevole di menzione. A maggior ragione in una galleria come questa che ha ormai superato abbondantemente quota 50 presenze e si configura ormai come una realtà sempre più unica nel suo genere. Davide Bordogna vive con passione il rapporto con la sua fedele macchina reflex. «Mi sono affacciato da poco su questo mondo straordinario, e grazie a un corso con il maestro comasco Francesco Corbetta ho potuto approfondire tecniche e linguaggi. Per me – dice Bordogna – la fotografia è la forma di espressione più compiuta, quella in cui mi riconosco di più. Avevo sempre creduto di avere poco talento, ma praticando l’arte fotografica ho scoperto un modo nuovo per dire quello che vivo e così mi sono dovuto ricredere. Sento che man mano che procedo ogni lavoro racconta qualcosa di me». «Un artista è un uomo d’azione, sia che crei un personaggio, inventi un espediente o trovi la via d’uscita da una situazione complicata», ha detto una volta il grande scrittore Joseph Conrad. C’è da sottoscrivere questa frase dell’autore di Cuore di tenebra guardando la photogallery che Davide consegna al pubblico di “Lario ad Arte”. I suoi scatti, sia quelli che appartengono a un recente reportage estivo sia quelli dedicati ai monumenti del Razionalismo architettonico comasco, esprimono una vibrazione dinamica costante, fatta di luci e colori, anche quando in pieno sole danno voce agli edifici del ’900 che più raccontano la vivacità culturale della Como d’antan. A raccontare la via d’uscita «da una situazione complicata» è lo scatto di Bordogna dedicato alla fontana di viale Geno a Como, che in pieno inverno apre uno spiraglio estivo. Costruita nel 1950 dall’azienda comasca Nessi&Majocchi su progetto dell’ingegner Renato Uslenghi – che con Lingeri, Terragni, Radice, Cattaneo e Rho costituì il mitico gruppo razionalista “Como” – la fontana visse un lungo periodo di degrado negli anni Ottanta. Dopo un primo intervento di recupero a cura di Nini Binda, è stata di recente salvata dall’associazione “Amici di Como” che l’ha voluta ricondurre all’antico splendore con il ripristino dei caratteristici giochi d’acqua e della relativa illuminazione. Uno dei simboli di Como che merita un posto di primo piano in una galleria d’arte che onora il territorio. Specie se viene celebrato senza retorica, come un gioiello con cui convivere quotidianamente e che rende più lieta la vita quotidiana dei comaschi e dei loro turisti. GALLERIA (clicca su una immagine per visitare la Galleria)
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