Categories: Lario Ad Arte

Gianni Betta

L’AUTORE Gianni Betta, da autodidatta a maestro del centro “Carlo Mira” Gianni Betta, pittore nato nel 1937 a Maslianico, dove vive e lavora, insegna al centro culturale e artistico “Carlo Mira” di Cernobbio (click per ingrandire l’immagine, l’artista è il primo da destra). Un sodalizio che è erede della tradizione della gloriosa scuola d’arte di Rovenna, e che l’anno prossimo festeggerà trent’anni di attività. Autodidatta, Betta ha sempre avuto passione per il mondo artistico, e ha iniziato a dipingere all’età di 18 anni. Si è però dedicato professionalmente alla pittura solo negli anni Settanta. L’OPERA Il pacato lirismo di paesaggi immutabili Lorenzo Morandotti La cifra distintiva dell’arte pittorica di Gianni Betta è l’uso del colore nella rappresentazione del paesaggio lariano. Che restituisce atmosfere placide, soffuse e sognanti, immutabili nel tempo, quasi metafisiche (Sirio Marcianò ha parlato in un testo critico di «pacata trascendenza»), anche se non mancano riferimenti a precisi spunti storici come le vicende legate al Baradello e le gesta garibaldine nel Comasco. «Mi è sempre piaciuto molto colorare – ha ammesso tempo fa Gianni Betta, presentando i propri lavori – Anche se all’inizio è nato quasi come uno svago, via via ha preso sempre più piede nella mia mente e nella mia vita il gusto del dipingere. Ho trovato nella pittura un angolo veramente mio, in cui posso liberamente essere me stesso». Un esercizio senza obblighi, quindi. Potremmo dire anche: senza padrini né padroni. Suffragato, tra l’altro, da una formazione totalmente libera da condizionamenti. Betta infatti tiene sempre a ribadire di essere un pittore autodidatta. Ospitiamo volentieri i suoi oli su tela (nella foto, una veduta di Como), perché anche noi preferiamo bandire i pregiudizi, quando diamo spazio ad artisti che interpretano il territorio. Dalle pennellate di pittori come Gianni Betta – portavoce di un approccio tradizionale al dipingere – ci giunge soprattutto un monito a preservare il più possibile il paesaggio lariano. Di cui queste opere ribadiscono la sacralità inviolabile, dato che l’immaginano in contesti fiabeschi e quasi surreali. In cui la mano dell’uomo risulta magicamente in armonia con la natura. Almeno sulle tele, è un orizzonte ancora possibile. GALLERIA (clicca su una immagine per visitare la Galleria)

Redazione

Share
Published by
Redazione

Recent Posts

Mutuo, tasso fisso o tasso variabile? Finalmente la risposta definitiva: nel 2025 è il più conveniente

La domanda che tormenta chiunque stia per accendere un mutuo torna centrale anche nel 2025:…

4 settimane ago

Benzina, differenze nette tra regioni | C’è una pagina ufficiale aggiornata alle 8:30: usala prima di fare il pieno

Chi fa il pieno in autostrada lo sa bene: i prezzi cambiano da zona a…

4 settimane ago

Muffa sul muro addio per sempre | Non serve alcuna spesa: con questo sistema te ne liberi subito

La muffa che compare sui muri è uno dei problemi domestici più fastidiosi. Ma liberarsene…

1 mese ago

IMU, la data si vicina | Saldo il 16 dicembre e aliquote già online: ecco chi pagherà di più

Il conto alla rovescia è iniziato: il saldo IMU di dicembre sta per arrivare e…

1 mese ago

Disco orario, multa anche se l’hai esposto | C’è un dettaglio che ti incastra subito: sbagliano quasi tutti

Esporre il disco orario non basta più: una piccola disattenzione, spesso involontaria, può trasformarsi in…

1 mese ago

Over 60, nuovi bonus e maxi sconti | Questo si che è un vero aiuto: in pratica non pagano più niente

Il 2025 porta con sé una raffica di nuove agevolazioni dedicate agli over 60, un…

1 mese ago