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Multe a raffica, Ponte Chiasso protesta

Economia e sviluppo Commercianti infuriati per i verbali elevati ai clienti in sosta anche per pochi istanti fuori dai negozi (f.bar.) Ponte Chiasso non sarà il centro storico di Como. Non attirerà un folto numero di turisti nè i maniaci dello shopping natalizio. Rimane, però, un quartiere densamente popolato e al confine con la Svizzera. Il passaggio è costante, le persone fanno acquisti e la vita scorre frenetica. Anche se in tanti si sentono abbandonati. Primi tra tutti, i commercianti. Sono pochi infatti – è la denuncia – i posti auto a disposizione dei clienti. Nonostante questa evidente lacuna, dopo alcuni anni di “buio”, i negozianti hanno voluto riaccendere il quartiere per le festività, addobbando le vie con le luminarie. Così come in centro, la categoria non sembra attraversare un buon momento. In città, da settimane, sono sul piede di guerra gli esercenti di piazza Roma e delle vie limitrofe i quali – dopo il passaggio di Babbo Natale e della Befana – dovranno fare i conti con l’arrivo della nuova Ztl. La situazione è simile, sempre a causa della penuria di posti auto, anche a Ponte Chiasso. Dove un gruppo di commercianti sollecita il Comune a intervenire. «Sappiamo bene che i parcheggi sono un problema diffuso in tutta la città. La differenza sta nel fatto che in centro, pagando, si trova un posto grazie agli autosili», si legge nel documento dei commercianti. A Ponte Chiasso, invece, «pur con tutta la buona volontà è un’impresa titanica. I parcheggi blu, quelli bianchi così come quelli non disciplinati sono occupati, per lo più, dai frontalieri che lasciano l’auto per tutto il giorno. Commercianti e clienti non possono vivere con l’angoscia quotidiana delle sanzioni in agguato. Tutto il quartiere ha bisogno di maggior attenzione». Diverse le segnalazioni. Dagli operatori che vengono multati per essersi brevemente fermati in divieto di sosta a scaricare le merci, all’eccessiva severità dei vigili nell’elevare contravvenzioni spesso senza scendere neanche dall’auto ma semplicemente scattando una foto. I problemi evidenziati sono dunque molteplici. Ma altrettanto numerose sono le proposte che arrivano sempre da chi, a Ponte Chiasso, lavora quotidianamente. «Perché non progettare qualcosa per la zona inutilizzata dell’ex Lechler o per quella un tempo occupata dal vecchio distributore Agip? (dove, in realtà, di recente la giunta ha previsto di realizzare alcuni posti auto). E infine, perché non ipotizzare l’arretramento del capolinea dei bus sul fianco della chiesa, nel piazzale Anna Frank, rivedendo la viabilità lungo via Bellinzona in moda da recuperare spazio per alcuni parcheggi?». Sintetica la conclusione. «Le soluzioni ci sono e alcune potrebbero essere realizzate in tempi rapidissimi, basta volerlo – dicono i commercianti – Nel frattempo, in un momento in cui gli affari scarseggiano, auspichiamo maggior elasticità. Il Comune non deve essere visto come un nemico, pronto solo a sanzionare ma come un ente con il quale collaborare».

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