Laglio difende la privacy del divo. Dubbi dei turisti: «Clooney si adegui»

Anche ieri qualcuno si è fatto fotografare al campanello della casa dell’attore Vita difficile per gli attori hollywoodiani. E se l’attore in questione si chiama George Clooney, la faccenda si complica. Da quando il divo Usa ha preso casa sul Lago di Como, la vita a Laglio non è stata più la stessa. I residenti, ormai avvezzi alla sua presenza, si limitano a indicare la via ai curiosi. Consapevoli della fortuna che George ha portato al borgo, Roberto Pozzi, il primo cittadino, ha sempre difeso il suo paesano dagli attacchi dei giornalisti troppo invadenti e dei fan rumorosi. Tuttavia, gli appostamenti dei fotografi sui moli, le foto di fronte al cancello d’entrata, la sosta prolungata delle auto lungo la strada e nel parcheggio antistante la villa non hanno smesso di infastidirlo. Nel periodo estivo, poi, aumentano i capannelli di fan e curiosi che gridano il nome di George e si appostano per lunghe ore nella speranza di intravedere, tra le alte recinzioni e le folte siepi, la star. Così, da venerdì, il sindaco ha intensificato l’operazione anticuriosi e ha firmato due ordinanze con le quali spera di convincere tutti a tenersi a debita distanza. Pozzi ha vietato la sosta alle automobili e alle persone lungo tutto il tratto di strada su cui si affacciano Villa Margherita e Villa Oleandra. E ha anche vietato la sosta delle imbarcazioni nelle acque antistanti le stesse ville almeno fino a 100 metri di distanza. La presenza di molte imbarcazioni di fronte alle case del divo viene confermata da Giampiero Cetti, che di Clooney sa proprio tutto. «Quando si viene a sapere che l’attore è a Laglio, qui passa molta gente» afferma, aggiungendo di aver visto pochi giorni fa una ragazza che si faceva fotografare mentre fingeva di suonare il campanello della villa. Il residente sostiene anche di aver sentito molte persone che dalle barche «chiamavano l’attore o lo insultavano». Clooney è una celebrità e per Ida Scotti, vacanziera di Trieste, «vanno preservate la privacy e la sicurezza» dell’attore. La figlia, Giovanna Ratti, conferma quanto detto dalla madre e aggiunge che dalla loro abitazione, situata a monte, vedono spesso molte barche in “divieto di sosta”, per cui sono d’accordo con il sindaco. Chi non condivide l’ordinanza firmata dal primo cittadino è invece Vito Moccia, milanese che ama venire sul lago nel week- end. «George Clooney è un attore famoso ed è normale che vi siano i fan ad aspettarlo fuori di casa». Ammette però che la strada è molto stretta e la sosta delle auto in quel tratto può risultare pericolosa. Suggerisce di «far intervenire i vigili quando le persone risultano essere moleste». Un altro paesano “amico” di Clooney è Gabriele Cermenara che dichiara di vedere molto spesso le persone appostarsi nel piazzale di sosta di Soldino da dove si vede praticamente niente «se non la siepe». Il lagliese spiega come «non sia la prima volta che il sindaco emette un’ordinanza di questo genere a beneficio della quiete». Qualche fan però ci prova lo stesso. Ad esempio Michela Pavani, che si aggira per il paese domandando dove abiti George. «Io e mio marito passavamo di qua e abbiamo deciso di fermarci per fare una foto» dice la giovane emiliana. Sulle ordinanze dice di non essere d’accordo. «Stare all’esterno della proprietà non significa violare la privacy». Crede che quella del sindaco «sia una mossa strategica per mantenere l’attenzione sul paese e attirare i turisti». Parcheggia la macchina e si incammina verso villa Oleandra. Ordinanza sì, ordinanza no, è decisa a farsi immortalare davanti a casa Clooney. Giorgia Amarotti