L’anno  di Lavinia Longhi

Personaggi – Parla l’attrice marianese lanciata dal bacio saffico con Monica Bellucci nel film di Giordana «Vorrei ci fosse uno sforzo maggiore per valorizzare la città di Como» Il percorso artistico di Lavinia Longhi è denso di esperienze, tutte di segno positivo: il 2013 sembra proprio essere il suo anno. Da La sera dell’ultima, cortometraggio interpretato nel 2004 per la regia del comasco Paolo Lipari ad oggi, come protagonista al cinema in Amaro amore di Francesco Henderson Pepe e in televisione in Mario, miniserie in undici episodi di Marcello Macchia, in arte Maccio Capatonda. Quello di Lavinia è un sentiero costellato di successi. Tempo di bilanci, quindi . Lasciato alle spalle il noto e discusso bacio saffico che si era scambiata con la collega Monica Bellucci nella pellicola Sanguepazzo di Marco Tullio Giordana, che le ha aperto le porte del 61° Festival del Cinema di Cannes, la giovane attrice, che è originaria di Mariano Comense, sta collezionando ruoli di spicco sia in pellicole cinematografiche che in programmi di punta della televisione nazionale. Le chiediamo: Lavinia, quale tra queste ricorda con maggior piacere? «Devo dire che ogni occasione di lavoro che mi è stata offerta si è trasformata in un’ottima esperienza – dice al telefono l’attrice lariana – che ha contribuito a maturarmi sia come persona che come attrice. Ricordo con piacere, anche a livello di esperienza di vita, quella fatta in Turchia, quando ho interpretato un personaggio in una serie televisiva di 24 episodi e ho dovuto imparare a recitare in lingua turca. Mi è rimasto nel cuore anche I giorni della vendemmia, il film sempre girato in Turchia dove ho avuto l’onore di recitare a fianco di Claudia Cardinale». Anche la televisione ha dato notevoli soddisfazioni a Lavinia, soprattutto in questo ultimo lavoro che pare possa proseguire con nuovi episodi, in onda in streaming su Mtv. «Mario è una serie tv di undici episodi di Maccio Capatonda – dice Lavinia – in cui interpreto Melanie Micidial, figlia di Lord Micidial. Mi sono trovata molto bene a lavorare con questo regista e mi auguro si possa presto riprendere a girare nuovi episodi, sinceramente non so se prima o dopo l’estate». Lavinia nasce a Mariano Comense da padre italiano e madre serbocroata. Appassionata di teatro, intraprende giovanissima la carriera di attrice teatrale studiando recitazione presso la scuola di teatro “Quelli di Grock” di Milano. Conseguito il diploma, intensifica i suoi studi di recitazione partecipando a svariati seminari e frequentando laboratori di formazione teatrale. Dopo tanto cinema e tanta tv non è attratta da un ritorno a esperienze teatrali? «Ne ho avuta una nello spettacolo Boston Marridge, è stata una bella esperienza, anche se molto pesante, perché in due attori si rimaneva ininterrottamente sul palcoscenico per più di un’ora e mezzo. Certo il rapporto col pubblico è totalmente diverso in teatro, ma mi piacciono sia il cinema che la televisione». Lei è nativa della Brianza, prima ha vissuto a Milano. E ora? «Ora vivo a Cabiate, Milano mi andava stretta, mi mancavano le mie zone, rimane comunque fissa un’abitazione, che affitto quando lavoro nella città di Roma. Vorrei ci fosse uno sforzo maggiore per valorizzare Como. Capisco che la crisi si è allargata a tutti i settori a macchia d’olio, ma credo che dovrebbe essere fatto un tentativo dal Comune e dalle autorità, perché Como, conosciuta per la sua bellezza in tutto il mondo, possa ritrovare il suo splendore che tanto l’ha resa famosa. La città ha bisogno di nuovi punti di aggregazione. Penso a teatri, cinema, eventi. Io viaggio molto e trovo sempre chi ama Como. Persino nel lontano Sud Dakota ho trovato persone che mi hanno magnificato le bellezze del Lario». Federica Rossi