Viaggio nelle vie dello shopping-bene dove è di moda la vendita «straordinaria»

Viaggio nelle vie dello shopping-bene dove è di moda la vendita «straordinaria»

Il lessico degli sconti in centro Ma ci sono anche le insegne «offerta speciale» e «speciale inverno» Il concetto di “saldo” durante le feste natalizie a Como in quale modo si declina? Cambia il lessico, ma non la sostanza. Anzi, la fantasia si scatena. Uno dei simboli del fenomeno è nella via che è monumento allo shopping-bene di Como, quella intitolata a Vittorio Emanuele II: il negozio di abbigliamento che fa angolo con via Magistri è decorato – in tutto fanno 7 vetrine – da grandi cartelli che annunciano «vendita straordinaria» fino al 31 dicembre. E in generale basta un giro nel centro di Como per rendersene conto. È tutto uno scorrere di vetrine con le paroline magiche, «vendita straordinaria e «promozione», che spiccano in bella vista, ma non mancano soluzioni più ardite che tirano in ballo il concetto di «offerta speciale», o – avviene in un negozio all’angolo tra via Pantera e via Indipendenza – quello di «ultime paia» per scarpe a prezzo scontato. Altrove si opta per la secca soluzione numerica: «tutto -25%», chi vuole intendere intenda. Altrove si preferisce una sottolineatura in punta di aggettivo: «Speciale inverno -30%». In via Cesare Cantù, altro asse privilegiato dello shopping di fine anno a Como, ecco un più articolato «-40% alla cassa su articoli selezionati». E in piazza San Fedele ecco uno «sconto del 20 per cento sulla nuova collezione alla cassa». Sempre nella già citata via Indipendenza un negozio di articoli in larianissima seta non si perita di esporre il cartello «sconti 50%». Una commessa sottolinea che l’incertezza sulla data dei saldi, che in un primo momento erano stati annunciati a livello regionale già per il 7 dicembre, ha di fatto disorientato il consumatore generando confusione. E auspica una situazione di maggior chiarezza che sia a tutto beneficio della clientela. A conti fatti, è a suo parere innegabile comunque che nelle vie dello shopping battere sul chiodo delle promozioni sia redditizio: «Va meglio del previsto», dice. I capi di abbigliamento – per tutte le tasche – la fanno da padroni, ma in via Albertolli c’è anche un negozio di oggettistica che promuove oggetti natalizi con sconti. In via Cinque Giornate spiccano le vetrine nella sede comasca di una catena di calzature. E all’angolo con via Bernardino Luini ecco uno dei simboli del fenomeno, i sei grandi cartelli «vendita straordinaria in promozione 20-70%» con la scritta gialla fosforescente su sfondo grigio di un noto negozio di calzature, scritta che ritroviamo anche in qualche esercizio commerciale limitrofo. Ci sono anche vie come la storica Vitani nel quartiere della Cortesella – altro caratteristico punto di riferimento per i patiti dello shopping per la sua ricchezza architettonica – che sono praticamente esenti dal fenomeno delle promozioni invernali che anticipano di fatto i saldi. Mentre anche nella “laterale” via Natta, frequentata poco dalle folle dello shopping e molto da studenti, spicca una «promozione 20-60%». Due “sciure” con la tipica inflessione del Canton Ticinese escono soddisfatte da un negozio di abbigliamento: «Hai mica da cambiare? Ho finito la moneta», dice all’altra quella attempata. Si fa avanti una coetanea in cappotto grigio e liso, che la ferma tendendo la mano: «Scusate, avreste qualcosa per tirare avanti? Non ce la faccio più». Anche questi sono volti della crisi. Lorenzo Morandotti