Personaggi – Il musicista brianzolo, che sarà in buca da domani nel più importante teatro del mondo, parla dei suoi progetti Fabrizio Meloni (nella foto), clarinettista lariano 47enne ormai di fama mondiale e con importanti collaborazioni con compositori contemporanei (ad esempio con Carlo Boccadoro), può ben dire di aver vinto la scommessa fatta a soli 9 anni con il nonno. Che non l’avrebbe voluto nell’organico della banda di Vighizzolo, frazione di Cantù, perché lo considerava «troppo impulsivo». Ma la tenacia ha dato ragione al nipote. Basta dare un’occhiata al curriculum che si può leggere sul suo sito Internet, aggiornato anche per quanto riguarda la nutrita serie di incisioni discografiche. Meloni ha suonato con i maggiori direttori, da Riccardo Muti a Lorin Maazel, e collaborato con solisti del calibro di Bruno Canino, Friedrich Gulda ed Editha Gruberova. Ha all’attivo più di una ventina di “prime” alla Scala di Milano, nella cui orchestra è primo clarinetto solista fin dal 1984. Ora Meloni prosegue la prestigiosa collaborazione con Daniel Barenboim, con cui debutterà domani sera alla Scala in Lohengrin di Richard Wagner, con la regia di Klaus Guth. L’ennesima “prima” vedrà Meloni ancora una volta nella buca più ambita dai musicisti classici di tutto il mondo. L’opera sarà replicata fino al 27 dicembre, ed è uno spettacolo che dura ben 4 ore e 35 minuti. «Per noi è un vero tour de force – dice Meloni – come è del resto sempre l’impegno con l’orchestra del maggiore teatro del mondo. Ma non per questo si ferma la mia attività di solista con altri progetti. Sono stato in concerto al Bolshoi di recente, ad esempio, e ho registrato un dvd con la Messa da requiem mozartiana. Ho appena inciso il mio recente progetto Across virtuosity 2, il seguito di Across virtuosity 1, con Takahiro Yoshikawa al pianoforte, per la casa discografica Limen. Suoniamo brani di autori come Verdi, Rossini, Bellini, Mascagni e Liszt. E anche di Carlo Boccadoro». Meloni sarà di nuovo in concerto alla Scala il 23 marzo. E non dimentica il suo grande amore, il jazz: «Ho avuto la fortuna di scegliere la musica che mi piace suonare. Per me è un percorso di crescita ma è innegabilmente anche un grande divertimento e un’occasione per scoprire nuovi talenti, come facciamo con le iniziative didattiche e con le masterclass promosse dal sito limenmusic.info, con la casa discografica che ha realizzato Across virtuosity. Un approccio all’incisione e all’interpretazione che ho voluto sempre di altissimo profilo, anche grazie a registrazioni video full HD che accompagnano la musica. E l’apprezzamento dei giovani ci spinge a continuare».
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