Sabato 29 Settembre 2012 Polemica dopo la prima rappresentazione Il debutto della giunta Lucini alla prima del Teatro Sociale ha lasciato strascichi polemici e dei commenti non proprio teneri. Non tanto per l’allestimento, da alcuni giudicato audace, dell’opera “I Capuleti e i Montecchi” che ha aperto il cartellone di piazza Verdi. Bensì per più banali ragioni di opportunità e di mancata presenza. In tanti si sono infatti domandati dove fosse finito l’assessore alla Cultura di Palazzo Cernezzi, Luigi Cavadini. Il diretto interessato aveva comunicato da tempo la sua assenza alla Prima, a causa di un precedente impegno. Spiegazione che comunque, seppur motivata, non a tutti è piaciuta. La prima del Sociale è da tradizione uno o forse l’avvenimento culturale e mondano più importante dell’anno, e difficilmente non viene notata un’assenza. A commentare, nel suo classico stile pungente, questa mancanza è l’ex assessore alla Cultura nonché inventore delle grandi Mostre, Sergio Gaddi, anch’egli assente perché impegnato a Roma a seguire l’iter organizzativo che porterà anche nella capitale la mostra della dinastia Brueghel. «L’assessore Cavadini ha fatto bene a mancare la prima del Teatro Sociale – ha commentato ironicamente Sergio Gaddi – Così anche oggi stiamo continuando a parlare di questo appuntamento prestigioso per la nostra città». Intanto, anche ieri pomeriggio il telefono dell’assessore Cavadini squillava a vuoto. «Ho però un motivo per essere rammaricato – aggiunge sempre Sergio Gaddi – Ci vorrebbe una prima al mese. Così si potrebbe indossare molto più spesso lo smoking». Una battuta che ha però un significato ben preciso. «Ovviamente il riferimento è a una realtà che dovrebbe essere in grado di offrire con maggior frequenza appuntamenti di prestigio. Como dovrebbe diventare sempre più una città – e non un paese – in grado di spiccare il volo. Ha tutte le potenzialità in regola. Sfruttiamole». In conclusione, l’assenza dell’assessore alla prima dell’opera – affidata al regista britannico Sam Brown, vincitore del concorso di regia indetto da Camerata Nuova e da Opera Europa (European Opera-Directing Prize 2011) – si trasforma nell’occasione per parlare delle prospettive per Como. «Dobbiamo assolutamente utilizzare al massimo tutte le enormi potenzialità sviluppate in passato e quelle che si presenteranno in futuro – conclude il ragionamento l’ex assessore Sergio Gaddi – A Como abbiamo tutto quello che può servire per compiere il definitivo balzo di qualità». Fabrizio Barabesi
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