«Basta posti blu selvaggi. E prima mezz’ora gratis»

Sabato 29 Settembre 2012 La voce civica – Parla il presidente dell’Associazione utenti della strada Lavatelli (Acus): «Senza ticket avvantaggiati pure i negozi» «No a parcheggio blu selvaggio». Firmato, Mario Lavatelli, avvocato e presidente dell’Associazione comasca utenti della strada (Acus). Naturalmente, il ragionamento complessivo sulla situazione dei parcheggi a Como è più ampio dello slogan messo tra virgolette. Ma su un punto specifico Lavatelli è categorico: «Al di là di ogni considerazione politica, che non ci riguarda come associazione, l’amministrazione deve revocare la delibera approvata dalla giunta Botta il 24 maggio 1995» . Un documento, quello citato dall’avvocato comasco, che teoricamente potrebbe dare “mano libera” alla pressoché totale trasformazione a pagamento dei posti auto gratis in tutta la città. «In teoria è così – spiega Lavatelli – perché quella delibera ha definito tutta la città di Como come area di particolare interesse urbanistico, ossia la condizione per poter istituire i posti a pagamento». Naturalmente, però, il presidente dell’Acus, da buon avvocato, ha da tempo trovato l’appiglio per contestare l’ipotesi. «La legge dice chiaramente che per ogni area di sosta a pagamento deve essere presente, nelle vicinanze, un’adeguata presenza di spazi di sosta gratuiti – sottolinea Lavatelli – In sostanza, la delibera del 1995 non è legittima e ora l’amministrazione dovrebbe procedere per porre rimedio alla situazione. La legge non può essere aggirata con questi stratagemmi». Non è questa, comunque, l’unica battaglia condotta in tema di sosta dall’associazione comasca. Un’altra è addirittura pronta a diventare una proposta formale al Comune di Como, e segnatamente all’assessore alla Viabilità, Daniela Gerosa. «Sappiamo tutti che è un momento economicamente difficile – afferma Lavatelli – La nostra proposta, allora, è rendere gratuita la sosta per la prima mezz’ora negli spazi blu. Non si impedirebbe comunque il meccanismo della rotazione della sosta, e nel contempo si favorirebbero le attività commerciali in particolar modo nel centro. Anche perché la concorrenza dei grandi centri commerciali, che spesso possono offrire direttamente enormi aree di parcheggio, è sempre molto forte». Altro stop, che arriva dall’associazione che tutela gli utenti della strada comaschi, riguarda la ventilata ipotesi di rendere sempre più caro parcheggiare in centro storico, con tariffe decrescenti a mano a mano che si va verso i quartieri esterni. «Non credo che sia una soluzione praticabile – afferma Lavatelli – Siamo tutti d’accordo che serva far arrivare meno auto in centro, ma le soluzioni devono essere altre». Non l’autosilo Valmulini, però, che, anche secondo Lavatelli, «non nasce per drenare il traffico verso Como ma per l’ex ospedale, e difficilmente verrà utilizzato in altro modo». Un provvedimento che viene invece chiesto riguarda l’ospedale a San Fermo della Battaglia. «Le tariffe applicate lì (la prima ora di sosta costa 1,50 euro, ndr) sono decisamente alte e andrebbero abbassate – reclama Lavatelli – Chi si reca all’ospedale ha sicuramente motivi seri, è cosa ben diversa dal recarsi a fare shopping. Per questo servirebbero tariffe più basse». Emanuele Caso