Serravalle, corsa contro il tempo per cedere le quote del Comune

Martedì 25 Settembre 2012 Entro domani sera il voto del consiglio per il via all’operazione Vendere, vendere e ancora vendere. È l’imperativo che circola tra i corridoi di Palazzo Cernezzi in questi tempi di crisi. E c’è solo l’imbarazzo della scelta. A partire dalle quote detenute dal Comune di Como (0,2%) nella società Milano-Serravalle. Entro le prossime 48 ore, senza alcuna possibilità di ritardo, il consiglio comunale dovrà decidere se entrare a far parte di una cordata – guidata dalla Provincia di Milano – che, tramite la società partecipata Asam Spa detentrice del 52,9% della Milano-Serravalle, ha indetto una procedura di vendita internazionale del pacchetto di maggioranza al miglior acquirente. E ovviamente le porte sono aperte anche agli altri azionisti. «È un’occasione da non perdere. Il nostro 0,2%, se non lo inseriamo subito in questa operazione, perderà ancora più di significato e non riusciremo mai più a venderlo – ha detto ieri pomeriggio in Commissione Patrimonio l’assessore al Bilancio, Giulia Pusterla – Asam ci ha convocato nei giorni scorsi e ci ha illustrato il piano. Imperdibile, visto che l’ultimo dividendo ottenuto dal Comune di Como è stato di soli 25mila euro». Ora però bisognerà correre. «La nostra partecipazione dovrà essere formulata entro il 27 settembre, giorno in cui ci sarà l’assemblea di Asam per deliberare l’operazione. L’intento è quello di vendere e incassare entro il 31 dicembre – aggiunge Giulia Pusterla – Quindi o dentro o fuori». E così ieri sera, in consiglio comunale, è stato illustrato l’indirizzo di giunta e mercoledì sera, a poche ore dalla scadenza, lo stesso consiglio dovrà votare il via libera. «I tempi sono strettissimi – spiega l’assessore – ma dobbiamo farcela. Potremmo incamerare circa 1,2 milioni di euro. Essendo una vendita aperta, il prezzo delle azioni (fissato come partenza in 4,77 euro per Asam, 3,97 euro per il Comune di Milano, che è il secondo azionista, e 3,67 euro per tutti gli altri) potrebbe salire». In questa operazione è coinvolta anche la Provincia di Como che detiene il 3,63% della quota, corrispondente a 6.541.013 azioni (il Comune di Como ne ha 360mila). «Ci siamo anche noi – interviene il commissario Leonardo Carioni – La cordata che si sta formando è assolutamente interessante e potrebbe consentirci di ottenere somme adeguate». Il valore della quota di Villa Saporiti sarebbe di circa 15 milioni di euro. «Non possiamo perdere questo treno. Chiediamo, mi rendo conto, una sorta di delega in bianco, visti i tempi ristretti per approvare il tutto, ma dobbiamo correre», conclude Giulia Pusterla. In Commissione ha espresso alcune perplessità il capogruppo del Pdl. «Non critico l’operazione e le cifre che stanno alla base di tutto – dice Laura Bordoli – Mi pongo però un quesito su cui dovremmo riflettere. Se alla fine dovesse comprare la società un’acquirente straniero e decidesse di alzare le tariffe? Saremmo impotenti. Mi sembra solo che così facendo si vada a perdere il controllo sul territorio». Fabrizio Barabesi