Inquilini morosi, il sindaco: «Valuteremo caso per caso»

Giovedì 20 Settembre 2012 Mario Lucini: «Gli appartamenti vuoti andranno innanzitutto restaurati» Il piatto piange. E nessuno, per ora, osa rilanciare. Palazzo Cernezzi, preso atto, carte alla mano, del buco di circa 3 milioni di euro causato dalla morosità di molti dei suoi inquilini, cerca di abbozzare una contromossa. I cittadini che non pagano il canone dovuto per affitti di case e esercizi commerciali sono infatti decisamente troppi. Ed è il sindaco di Como, Mario Lucini, a dettare le prossime mosse per cercare di ripianare, nel più breve tempo possibile, l’ammanco. «È una realtà paradossale viste le difficoltà economiche del Comune. Siamo comunque consapevoli del fatto che si tratti di una situazione molto delicata – si affretta a spiegare il primo cittadino di Como – Se le somme non sono mai state recuperate fino a oggi è anche perché ci sono inquilini in difficoltà». Ragion per cui, innanzitutto, «i singoli casi andranno analizzati uno per uno», specifica sempre Mario Lucini. Inevitabile domandarsi se ci siano, tra tutti questi soggetti morosi delle persone in malafede. «È difficile poterlo dire ora. L’entità della cifra, infatti, impone di verificare il tutto con la massima attenzione». E i numeri, nella loro freddezza, appaiono impietosi. Sul fronte delle abitazioni, il Comune di Como possiede 793 alloggi (soltanto 610 sono realmente utilizzati) dei quali 760 di edilizia residenziale pubblica (Erp) e 33 extra Erp. Quelli occupati abusivamente sono 10. Nei documenti del Comune – sul fronte degli affitti – viene considerato il periodo dal 2002 al 31 agosto 2012. E Palazzo Cernezzi avrebbe dovuto incassare 9,2 milioni di euro. Ma alla fine del 2011, il mancato incasso era di più di 1,9 milioni di euro. Delicato anche il tema delle case sfitte (sono 114). «Per quanto riguarda gli appartamenti vuoti, vanno innanzitutto restaurati – spiega sempre Mario Lucini – I soldi vanno recuperati dalle alienazioni. Le pratiche sono state avviate due anni fa e hanno avuto qualche rallentamento». Invece ora bisognerà fare un passo ulteriore. «Dobbiamo necessariamente accelerare. Vista l’esigenza di case in città sarebbe un delitto non assegnarle», aggiunge sempre il primo cittadino. Impressionante anche la situazione relativa agli esercizi commerciali. In questo caso, il periodo considerato è 2000-2012 (fino al 31 agosto 2012). In linea teorica, il Comune avrebbe dovuto incamerare 18 milioni e 800mila euro. Ma l’incasso reale è stato inferiore e i mancati introiti sono pari a un milione e 680mila euro. La domanda che tutti si pongono è ovviamente se Palazzo Cernezzi sarà in grado di intervenire per risanare la situazione. L’unico comparto che non è messo in condizioni così disastrose è quello relativo ai parcheggi. In questo caso (periodo considerato 2005-2011, con aggiornamento finale al 31 luglio scorso) la somma totale esigibile dal Comune arriva a 730mila euro e rotti. La morosità corrispondente (dato al 31 luglio 2012) è di 90mila euro. Il sindaco è comunque pronto all’azione. Senza sconti. «Cercheremo di recuperare il più possibile – aggiunge Mario Lucini – Analizzare la situazione per avviare azioni specifiche è un nostro dovere». Fabrizio Barabesi