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Città al verde, potature in crisi

Giovedì 20 Settembre 2012 L’appalto non copre tutti gli interventi: arbusti ed erbacce proliferano indisturbati Benvenuti nella città dal pollice verde, che ben si abbina con il rosso delle casse comunali. Se avete notato un rigoglio particolarmente ipertrofico delle piante nei giardini pubblici ed erbacce cresciute indisturbate e a dismisura, il merito non va solo alla benevolenza di Giove Pluvio, che con le recenti precipitazioni ha pareggiato i conti con la siccità di fine estate. Esso va ascritto soprattutto alla povertà delle casse comunali. Colpa, spesso accade in tempi di crisi, della coperta sempre troppo corta rispetto al bisogno. Non ci sono abbastanza soldi per tutti i campi di intervento. Il risicato bilancio non ha permesso infatti alla precedente giunta di Palazzo Cernezzi – e a quella attuale di centrosinistra che ha ereditato in tutto e per tutto il contratto di appalto in essere – di mettere in opera un piano di manutenzione del verde pubblico organico. Avviene così, come ci spiega l’architetto Daniela Gerosa – assessore a Mobilità e Trasporti, Acque e Strade, Edilizia Pubblica, Verde e Arredo Urbano del Comune – «che il bilancio non ci consente di garantire la potatura in tutte le situazioni che lo richiedano». Il caso che le abbiamo sottoposto ieri sul “Corriere di Como” con dovizia di foto che hanno un che di simbolico e di inquietante è quello di un piccolo ma nobile fazzoletto urbano, piazza Martinelli, con oltre metà delle panchine coperta da un grasso e grosso glicine. Senza contare, ma la pulizia compete con il partner Econord all’assessore all’Ecologia e all’Ambiente Bruno Magatti, i segni di inciviltà e degrado documentati in termini di rifiuti abbandonati e sporcizie varie. «C’è un problema oggettivo di manutenzione della vegetazione come segnala il caos di piazza Martinelli – commenta Gerosa – Non abbiamo potuto avere un appalto global service come quello che la città meriterebbe ma ci dobbiamo accontentare di un appalto-ponte, operativo fino a fine anno, che ci obbliga a scegliere quale intervento è più effettivamente urgente rispetto agli altri. E l’appalto in opera tuttora non prevede la potatura degli arbusti come il glicine. Pensi che non è nemmeno coperto il taglio delle erbacce dei marciapiedi». Fino a quando la manutenzione lascerà a desiderare? «La città pazienti fino a fine autunno, quando ci saranno di fatto solo le potature arboree da eseguire. Poi con il 2013 vogliamo discutere un bando di manutenzione del verde che possa coprire ogni situazione», dice l’assessore. Soldi permettendo. Lorenzo Morandotti

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