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La corsia della discordia

Automobilisti infuriati: «Assurdo stare in coda ore per qualche autobus» Una corsia preferenziale contestata e decisamente poco utilizzata, quella comparsa da pochi giorni in via per Cernobbio. Questo il pensiero che accomuna moltissimi automobilisti. Durante la settimana, infatti, in orario scolastico, sono 11 i bus a percorrerla in direzione Como nella fascia oraria tra le 7 e le 8. Sei i mezzi della rete urbana e 5 quelli in arrivo da fuori città. Ma la puntualità di questi bus non è tra le priorità dei tanti automobilisti che ogni mattina si ritrovano imbottigliati in code estenuanti nel tentativo di entrare in centro. La corsia riservata, comparsa da pochi giorni e con la linea gialla che sparisce letteralmente a pochi metri dall’incrocio con via Bellinzona – sta scatenando un putiferio. Sono critici soprattutto i pendolari del lago, ma anche di chi abita a ridosso del centro. Inoltre, nelle fasce orarie non di punta, i mezzi pubblici a transitare non sono più di 7 ogni ora. «Non è possibile costringerci a code estenuanti proprio mentre tutti si muovono – interviene Monica Danci – Chi per andare a lavorare, chi per portare i bambini a scuola. Anche perché di bus non se ne vedono transitare poi così tanti». Inevitabilmente, anche ieri mattina, erano sempre di più i mezzi che utilizzavano la corsia dei bus, deserta, per effettuare sorpassi. «Sono assolutamente contraria. La coda, nei momenti cruciali della mattinata, è lunghissima. Non è possibile perdere così tanto tempo ogni giorno», aggiunge sempre Monica Danci. E anche chi sfreccia in moto, una volta tolto il casco si mette nei panni degli automobilisti. «Per fortuna mi muovo su due ruote – dice Andrea Nogara – Ma vedo e capisco la rabbia di quanti si ritrovano bloccati in auto a lungo e magari devono spostare appuntamenti o arrivano tardi al lavoro». E anche le parole dell’assessore alla Viabilità di Palazzo Cernezzi, che ha parlato di disagi ridotti e sperimentazione dell’intervento, non convincono del tutto. «Sbaglia l’assessore. Ci sono troppi flussi di auto e mezzi che si incrociano in questo punto. Chi arriva da via per Cernobbio e chi da via Bellinzona – dice Roberto Musso – È tutto ciò crea inevitabilmente questo ulteriore intoppo, intasando la viabilità». Va ricordato che l’ultimo esperimento di una corsia preferenziale, proprio lungo via per Cernobbio, venne compiuto durante la giunta Botta. Da allora non erano più ricomparse le linee gialle usate per facilitare gli spostamenti dei mezzi pubblici. Questa mini-rivoluzione ha altri acerrimi nemici in quanti, con i loro furgoni, si spostano per lavoro lungo il lago. «Per noi già non è facile spostarsi usando la statale Regina, figurarsi se per entrare a Como dobbiamo anche perdere tempo ulteriore – spiega Toader Hapca a bordo del suo furgone – Sarebbe molto meglio per noi lavoratori se non esistesse questo vincolo». Non piace proprio l’esperimento. «Siamo sempre in coda. Io mi muovo in orari di punta e perdo troppo tempo – dice Giulia Conti – È incredibile. Bisogna assolutamente cancellarla». E le code, di primo mattino, si allungano sempre di più. «Spesso arrivano anche oltre Villa Sucota – aggiunge Giorgio Porta – Spostarsi diventa stressante». Fabrizio Barabesi

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