Il degrado assedia piazza Martinelli

Il degrado assedia piazza Martinelli

La si vorrebbe auditorium per la musica, ma è una sinfonia quotidiana di spazzatura e incuria I sogni sono belli, finché durano. Ma poi ci si sveglia, e spesso scomodi, in mezzo alla realtà. Da tempo in città – e con non pochi contributi da parte di operatori culturali, architetti e urbanisti – si discute del futuro di un piccolo ma significativo anfiteatro circondato da case vecchie più di un secolo al centro dell’antica città murata, piazza Martinelli, già nota come “ex Fulda” perché realizzata dal Comune sulle ceneri di un vecchio ristorante con quel nome. Ne è nato un piccolo parco con panchine, che è attiguo alla sede della Circoscrizione 7, con tanto di fontanella a raso, ora inattiva. Se ne vorrebbe fare – e ben venga – un auditorium all’aperto adibito alla musica, dato che si è rivelato ideale per ospitare proiezioni di film e spettacoli teatrali oltre che concerti: l’acustica secondo gli addetti ai lavori è invidiabile. Ma lo è un po’ meno lo stato di degrado attuale della piazza, che ciascuno può verificare: la realtà, come detto, è ben diversa dai sogni. Oltre la metà delle panchine in piazza Martinelli è infatti sepolta dalla vegetazione che arriva in più punti a invadere anche il selciato, impedendo così la fruizione dell’area come semplice luogo di ristoro e di ricreazione (sono infatti molte le famigliole che portano i bambini a giocare nella piazza). Una bella falciata ogni tanto potrebbe facilmente rimediare. Ma non ci sono solo le erbacce. Altro genere di intervento, oltre a una sana dose di buona educazione, richiederebbe infatti il degrado dovuto a forme di vita più evolute: cartoni di vino e di pizza sparsi e rifiuti di vario genere e odore documentano il passaggio non sporadico di maleducati, quel che è peggio anche in prossimità dei punti adibiti ad area giochi per i piccoli. Pure le panchine di cemento sono deturpate da scritte di ogni tipo, come spesso avviene in altre piazze di pregio del centro di Como. A completare il quadro non certo idilliaco arrivano infine i muri scrostati (compreso purtroppo quello che circonda la targa che dichiara la piazza intitolata al senatore e ministro comasco Mario Martinelli). Un peccato, perché di recente il Comune ha ricevuto dal direttore d’orchestra Bruno Dal Bon, animatore con vari musicisti del programma di iniziative “Spazio alla Musica”, la proposta di trasformare piazza Martinelli in una sala da concerto e i locali dell’adiacente ex Circoscrizione 7 in un laboratorio musicale, con tanto di restyling disegnato dallo studio Arkham Project di Como e curato dall’architetto Marco Longatti. L’assessore all’Urbanistica Lorenzo Spallino nel suo blog ha applaudito all’iniziativa segnalandola come «un segnale di risveglio della città». Spazzatura e incuria permettendo. Lorenzo Morandotti