Stop alla musica alle 23.30. Arriva la “movida a punti”

Stop alla musica alle 23.30. Arriva la “movida a punti”

Sabato 15 Settembre 2012 Incentivi ai gestori di locali pubblici che rispettano le regole e sanzioni a chi sgarra, con una progressiva serie di “avvertimenti” fino alla revoca della concessione. La nuova amministrazione comunale studia la “movida a punti” e lancia la sfida dell’autoregolamentazione. Gli esercenti saranno chiamati a sottoscrivere un codice con il quale si impegnano a rispettare una serie di norme che dovrebbero trasformare Como in una città «viva, accogliente, tranquilla». La convivenza tra residenti e locali pubblici, soprattutto in zone quali la città murata o l’area a lago, è da tempo un percorso a ostacoli. Cittadini ed esercenti si sfidano a suon di proteste, ricorsi, richieste di intervento delle forze dell’ordine o dell’amministrazione pubblica. L’assessore al Commercio Gisella Introzzi prova a cambiare strategia e lancia la carta della «collaborazione» e della «condivisione», con l’obiettivo dichiarato di «fare di Como la città della civile convivenza». Ieri mattina, a Palazzo Cernezzi è stato dunque sottoscritto il Patto per una città viva, accogliente, tranquilla, firmato da Comune, Camera di Commercio, Associazione pubblici esercizi di Confcommercio e Confesercenti e Cna, sotto lo sguardo vigile del prefetto Michele Tortora. Il documento contiene appunto il codice di autoregolamentazione. Sottoscrivere il regolamento sarà indispensabile per ottenere nuove concessioni per l’occupazione di spazi e suolo pubblico oppure per il rinnovo di quelle già in essere. Tra le norme compare anche lo stop alla diffusione della musica all’esterno dalle 23.30. «L’idea di una sorta di patente a punti per gli esercenti è interessante e la approfondiremo – dice Gisella Introzzi – La mia ipotesi, però, sarebbe di applicarla non tanto con la logica della penalità ma piuttosto per premiare e incentivare i gestori più corretti, sperando che non ci sia bisogno di arrivare alle sanzioni». Passare dal testo del patto all’applicazione concreta non sarà semplice, soprattutto per quanto riguarda la gestione delle persone che stazionano fuori dai locali pubblici, spesso in massa e fino a tarda notte. «La sottoscrizione del patto è un importante punto di partenza – dice l’assessore al Commercio – Non la consideriamo affatto un traguardo. Il documento sarà sottoposto a verifiche trimestrali per valutare eventuali migliorie e cambiamenti. Ciò che conta è la volontà congiunta di istituzioni e categorie economiche di migliorare la convivenza nel rispetto di tutte le parti interessate». Alla presentazione del nuovo patto manca però una rappresentanza dei residenti. «Non essendoci un soggetto unitario che li rappresenti non possono sottoscrivere il patto – precisa Gisella Introzzi – Indubbiamente, però, la categoria è presa in grande considerazione, sono stati ascoltati e coinvolti. Le nuove regole e il codice di autoregolamentazione saranno ben visibili negli esercizi commerciali, i cittadini potranno visionarli in ogni momento e verificarne il rispetto». Soddisfatti i rappresentanti di categoria. «Partendo dall’attuale, forte spirito di collaborazione non sarà difficile raggiungere i risultati sperati – dice Roberto Cassani, vicepresidente di Confcommercio e numero uno degli albergatori – Faremo il possibile per promuovere il codice di autoregolamentazione, anche se posso garantire che la gran parte degli esercenti già lo rispetta». «È una svolta importante per la città – aggiunge Sergio Ferrario, presidente di Confesercenti – Questo è un primo passo, poi faremo verifiche costanti della situazione, soprattutto perché la situazione è ben diversa in estate e in inverno ed è necessario aggiornare di volta in volta le regole». Anna Campaniello