«Assurdo scaricare sulla giunta Bruni la responsabilità dei tagli agli asili»

«Assurdo scaricare sulla giunta Bruni la responsabilità dei tagli agli asili»

Sabato 15 Settembre 2012 Laura Bordoli (Pdl) «Scaricare sui predecessori anche le responsabilità sulla drastica riduzione delle risorse assegnate alle scuole dell’infanzia paritarie, che svolgono una funzione educativa e sociale importantissima sul territorio comunale, è davvero assurdo e preoccupante». Il capogruppo del Pdl a Palazzo Cernezzi, Laura Bordoli, replica così alle parole del sindaco Mario Lucini che ha attribuito alla giunta Bruni la decisione, messa a bilancio, di ridurre i contributi che il Comune versa agli asili privati del capoluogo, scesi da oltre 11mila euro a 7mila per ciascuna sezione. «Innanzitutto – precisa Laura Bordoli – il bilancio non è stato approvato dalla giunta precedente ma dall’attuale, dopo le elezioni, come i comaschi ricorderanno bene, visto che Lucini proprio di questo si è lamentato per tutta la campagna elettorale». Il capogruppo del Pdl ricorda poi che «in ogni caso esistono le variazioni di bilancio e a distanza di quattro mesi l’attuale giunta può tranquillamente decidere di modificare gli stanziamenti e mettere le risorse necessarie a disposizione delle scuole dell’infanzia paritarie se davvero lo ritiene opportuno. Cosa che non ha fatto». «Non stiamo parlando di un tema impegnativo come le paratie – fa poi notare Laura Bordoli – ma di scelte politiche su circa 52mila euro per il 2012. E di un contributo che era rimasto invariato dal 1982. La verità, che comincia a emergere e che preoccupa, è che assistiamo a un vuoto politico e di proposta in un momento di crisi economico-finanziaria che coinvolge tutti i Comuni italiani». A giudizio del capogruppo del Pdl, «forse la giunta non si è resa conto che molte strutture chiuderanno, e si tratta di asili che costano allo Stato 11 volte meno delle strutture pubbliche. E che molte famiglie, e non si tratta solo di famiglie benestanti, non sapranno dove mandare i figli durante il giorno».