Venerdì 03 Agosto 2012 Como ferma al palo mentre Milano si attrezza. La giunta Lucini: ci stiamo lavorando Più banda per tutti, almeno a Milano. È iniziata infatti la prima fase di “Open Wifi Milano”, la nuova rete comunale che porta 500 connessioni Wi-fi gratis in centro e in periferia. E a Como, la città di Volta? Qualcosa si è mosso, piuttosto timidamente va detto. Anzi, siamo pressoché alla preistoria mentre tutto il mondo attorno pare andare alla velocità della luce: al mare, in Liguria, anche gli alberghi tre stelle ti offrono la connessione in spiaggia. A Como fino a fine anno è attivo il Wi-Fi gratis (navigazione fino a 7 ore la settimana) per i ragazzi iscritti all’Informagiovani nell’area compresa tra i giardinetti e via Vittorio Emanuele (iniziativa varata in via sperimentale dall’assessore alle Politiche giovanili della giunta Bruni, Maurizio Faverio). E in via definitiva è attivo un servizio Wi-fi in un centro nevralgico della cultura, ossia la Biblioteca di piazzetta Lucati. Timidi sprazzi di luce, in attesa che parta il piano massiccio di connessione wireless che ha in mente la giunta Lucini. L’assessore all’Urbanistica Lorenzo Spallino, appena insediato, aveva detto al nostro giornale: «Como può diventare una città “Wi-fi free”. Ha tutte le potenzialità per avere una connettività ampia e diffusa. Internet gratis è un volano di crescita, un obiettivo assolutamente realizzabile». «Ci stiamo lavorando – conferma adesso l’assessore al Turismo Luigi Cavadini – per noi non è affatto un discorso nuovo, tanto che abbiamo già in cantiere un percorso di avvicinamento a tappe per cablare tutta la città. Che sia una strada da percorrere è pacifico, e questo vale tanto per il pubblico che per il privato. Ritengo sia un servizio da offrire tanto ai turisti quanto ai nostri concittadini dato che l’accesso a Internet è sempre più indispensabile e il concetto di “free” si sta diffondendo sempre più». D’accordo, per incentivare l’offerta e l’ospitalità turistica lariana, è anche Roberto Cassani, titolare dell’Hotel Metropole Suisse di Como, affacciato su piazza Cavour, e presidente degli Albergatori di Confcommercio. Anche se qualche albergo del Lario fa pagare l’accesso al servizio Wi-fi. Che ne pensa? «È a discrezione del singolo imprenditore, dato che comunque si tratta di un costo, di un onere per un albergo. Anche all’estero conosco molte strutture di grido in cui l’accesso non è gratis. Ma ritengo che Como, specie dagli hotel “tre stelle” in su, debba andare verso la direzione opposta e puntare decisamente verso la gratuità totale: il Wi-fi è un segno di modernità, che permetterebbe peraltro di veicolare meglio, in modo più efficace e sinergico, contenuti di comunicazione e informazione orientati al turismo e alla cultura, a tutto vantaggio dei nostri ospiti».
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