Sabato 09 Giugno 2012 L’assessore alla Digitalizzazione Carlo Maccari: «Oggi solo un comune su tre ha Internet veloce» L’istituzione dell’Agenda digitale lombarda e lo stanziamento, da parte della Regione Lombardia, di 150mila euro per permettere alla provincia di Como di incrementare il livello di digitalizzazione della macchina amministrativa. Sono questi i due elementi della formula per rendere più snelli i servizi e più complete le informazioni disponibili per il cittadino sul territorio regionale e comasco. «Dobbiamo far circolare i documenti per i cittadini da ente ad ente, non il contrario – ha dichiarato l’assessore regionale alla Semplificazione e alla Digitalizzazione, Carlo Maccari, ieri mattina al Pirellino – Si tratta di un immenso contenitore condiviso da più enti, in cui confluiscono migliaia di dati di qualsiasi genere». «L’iniziativa dell’agenda digitale, a cui ci siamo ispirati, è mutuata da un modello anglosassone. A livello europeo l’istituzione di un contenitore pubblico di dati fa parte delle strategia di sviluppo del progetto Europa 2020 – ha detto ancora Maccari – ma dobbiamo adeguarci agli standard di digitalizzazione del comparto amministrativo di alcuni Paesi del Nord Europa per essere competitivi». Proprio per questo, la provincia di Como ha ricevuto un consistente supporto economico, garantito da un decreto legge siglato proprio ieri dall’assessore Maccari e dal commissario provinciale Leonardo Carioni. Tali risorse verranno investite per approntare le infrastrutture digitali (versioni elettroniche delle anagrafi, ad esempio) necessarie per arricchire l’agenda digitale lombarda. Rimangono, però, alcune problematiche concrete da affrontare per avere una garanzia rispetto al funzionamento ed efficacia dell’agenda. «In Lombardia sono presenti 1.544 comuni ma solo 507, uno su tre dispongono di una connessione Internet veloce. Se non si attuano dei processi di riqualificazione delle infrastrutture entro tempi brevi, un milione e 500mila persone rischiano di essere tagliate fuori da qualsiasi servizio digitale» ha fatto presente Maccari che non guarda solo alla fruibilità dei servizi ma anche ai benefici economici derivanti dalla modernizzazione tecnologica. «Nel 2013 – ha concluso – il 99,5% della popolazione lombarda dovrebbe essere in grado di navigare in Rete con la banda larga». Matteo Congregalli
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