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Sportivi, autogol elettorale

Venerdì 11 Maggio 2012 Bocciatura generalizzata per gli atleti che si sono presentati alle ultime consultazioni «Non sempre si può vincere». Parole che non arrivano da uno qualunque, ma da Paolo Rossi, proprio il grande “Pablito” dei Mondiali di calcio del 1982, ospite a Radio Deejay. Rossi, a precisa domanda, stava commentando il risultato di Pietro Vierchowod alle elezioni comasche, dopo che lo aveva elogiato come uno tra i difensori più arcigni incontrati nella sua carriera. E quel «non sempre si può vincere» vale per tutti gli sportivi di rilievo che si sono presentati alle elezioni comunali a Como. Un gruppo capitanato, appunto, da Pietro Vierchowod, candidato a primo cittadino che ha preso soltanto 1.017 voti, pari al 2,53%. Inutile negare come in campagna elettorale l’ex calciatore abbia puntato molto sulla sua immagine di sportivo, ma alla fine l’elettorato non lo ha premiato. Né lui né gli altri protagonisti dello sport che lo hanno affiancato in questa avventura nella lista “Il Faro per Como”. I numeri parlano chiaro: Giacomo Gattuso, già capitano del Como e personaggio ancora molto stimato dai tifosi, ha portato a casa solo 34 voti. Silvano Fontolan, pure ex calciatore del Como, ha avuto 18 preferenze, mentre la graziosa cestista Mara Invernizzi, pochi anni fa in forza alla Comense, ha ottenuto la miseria di 5 voti. Ma quelli della lista “Il Faro per Como” non sono gli unici sportivi che non sono stati premiati dall’elettorato. Sono sempre i numeri a parlare chiaro. Nell’Unione di Centro, che appoggiava il candidato sindaco David d’Ambrosio, c’era l’ex arbitro di serie A di calcio Luca Marelli, che ora svolge la professione di avvocato e di opinionista televisivo. Poche le preferenze per lui, soltanto 15. Gli sportivi non mancavano neppure nelle liste che hanno appoggiato il vincitore parziale di queste elezioni, Mario Lucini, candidato del centrosinistra. Ma anche in questo caso i riscontri non sono stati troppo positivi. Nel Pd c’era Gianni Lambruschi, non uno qualsiasi, ma l’ultimo allenatore che ha vinto lo scudetto alla guida della Comense di basket. Il suo nome è stato scritto sulla scheda solo in 9 occasioni. In “Amo la mia città” c’era invece Abass Awudu, promettente elemento del vivaio della Pallacanestro Cantù, che vanta anche qualche convocazione con la prima squadra di coach Andrea Trinchieri: i voti per lui sono stati soltanto 7. Nella stessa lista, per onore di cronaca, c’era Gisella Introzzi, la capolista che ha ottenuto 244 voti e che ha militato nella Comense di basket in serie B negli anni ’70. Difficile pensare che tra questi votanti ci sia qualcuno che ricordi i suoi trascorsi sportivi. Anche a fianco di Sergio Gaddi (Forza Cambia Como) c’erano sportivi, che però alla fine non hanno avuto due riscontri. Il velista Vito Moschioni ha comunque battuto il pluricampione del mondo di canottaggio Daniele Gilardoni per 42 a 28. E per Gilardoni è la seconda delusione politica, visto che anche nella sua Bellagio alle amministrative del 2009 non era stato eletto. Una sorte che condivide con il già citato Giacomo Gattuso, pure “bocciato” dagli elettori di San Fermo della Battaglia alle ultime comunali del paese alle porte della città. Piccola soddisfazione per Alberto Giughello, medico del Calcio Como, che con 31 voti è stato il candidato che ha ricevuto più preferenze nella “Destra”, partito che però ha ottenuto soltanto lo 0,53% dei consensi. E i rallisti non hanno premiato Roberto Figini, candidato con la Lega Nord, il primo pilota a mettere sulla sua vettura di gara, una vetusta Fiat Tipo, i colori della “Padania Corse”. Lui aveva promesso di impegnarsi per l’automobilismo, ma gli hanno dato fiducia soltanto in 6. Insomma, la politica non è facile per nessuno, tantomeno per gli sportivi, e i casi di chi è riuscito a ritagliarsi un ruolo di rilievo in qualche amministrazione, tra passato e presente, si contano sulle dita di una mano. L’olimpionico di scherma Antonio Spallino fu sindaco della città qualche decennio fa, l’ex portiere del Como Simone Braglia è assessore a Cernobbio, mentre Alberto Cova, campione di atletica, è stato deputato di Forza Italia. È proprio vero… «non sempre si può vincere». Massimo Moscardi

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