«Serve un’identità su misura»

Lo scienziato – Giulio Casati «Como deve trovare un’identità, valorizzare la sua posizione in Lombardia e in Europa – spiega Giulio Casati, ordinario di Fisica, vincitore del premio Fermi e dell’Accademia dei Lincei – Non deve però entrare in competizione con Milano, perché non vincerebbe mai. Deve ritagliarsi un ruolo. Per riuscire a realizzare questo obiettivo, è fondamentale trattenere in città la popolazione giovane e istruita, l’unica leva che – a lungo termine – può risollevare le sorti di Como. Sono le coppie giovani e preparate a portare innovazione, cultura e crescita economica». «Per convincere i giovani a restare, bisogna innanzitutto investire in educazione, cultura e attività post-universitarie di prestigio. Non bisogna solo pensare all’immagine di Como oggi. Bisogna lavorare al ruolo di Como nei prossimi vent’anni. Nella società futura, dove le intelligenze diventeranno sempre più importanti, Como può ritagliarsi uno spazio di rilievo. Non foss’altro per la posizione che occupa. Solo trattenendo i giovani preparati e istruiti si dà vitalità al territorio, evitando così che la città diventi un posto tranquillo per gli anziani. Ho parlato di attività post-universitarie – conclude il fisico Casati – perché credo che Como sia particolarmente adatta a questo genere di iniziative. Molto di più di quanto possa esserlo Milano. Con la quale, ripeto, è inutile entrare in competizione. Sembra ovvio, ma credo che un amministratore non debba limitarsi a risolvere i problemi contingenti: deve “pensare” il futuro di una città, immaginare il suo ruolo tra venti o trent’anni. Un ragionamento a lungo termine».