L’artista – Fabrizio Musa «A Como serve un’organizzazione culturale e turistica – commenta Fabrizio Musa, pittore di fama internazionale – Le città che hanno puntato su questi due settori hanno ottenuto grandi risultati economici. Dal punto di vista culturale, in città si è fatto molto rispetto a un po’ di anni fa. La situazione ha iniziato a cambiare, gli spazi dedicati all’arte sono sempre occupati, ma si può ancora migliorare. Si potrebbe, ad esempio, selezionare con più cura gli artisti che espongono negli spazi minori. Anche Villa Olmo deve cambiare passo: sarebbe perfetta come spazio culturale aperto tutto l’anno, non solo durante la “supermostra”. Benissimo il grande evento, ma servono anche eventi paralleli e minori, che rendano Villa Olmo viva dodici mesi all’anno. Il turista e il comasco dovrebbero trovare sempre un evento culturale a Villa Olmo, dalla mostra alla presentazione di un libro. Cultura e turismo servono anche per dare un respiro internazionale alla città. Non possiamo, ormai, affidarci più alle produzioni industriali per farci conoscere nel mondo».
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