Spagna: «Per la mia musica preferisco le radio»

Spagna: «Per la mia musica preferisco le radio»

Martedì 24 Aprile 2012 La cantante lariana di adozione La vita artistica di Ivana Spagna è continuamente in fermento. Dopo il tour all’estero, sta preparando la tournée italiana che partirà il 6 maggio da Torino per poi toccare i teatri di altre città italiane fino alla fine di settembre. Nonostante i tanti impegni, nei giorni scorsi non si è sottratta a un evento comasco per presentare, in veste di madrina al Collegio Gallio, il saggio musicale The Beauty and the Beast (La Bella e la Bestia) su musiche di Alan Menken, recitato interamente in inglese dagli allievi dell’istituto. «Sono stata con piacere la madrina di un evento scolastico così importante per questi giovani che sono stati in grado di mettere in scena, sotto la guida di Isidoro Taccagni, uno spettacolo coinvolgente e ben realizzato – dice la bella cantante – In questo periodo sono molto occupata, tra le prove dei costumi di scena per il mio concerto live e per la promozione dell’ultimo album Four, che verrà proposto dalle radio». Perché Ivana intende presentarlo alla radio piuttosto che in televisione? «Ho avuto recenti proposte da parte di vari programmi televisivi – dice – ma piuttosto che chiedermi di cantare i miei brani in inglese del nuovo album, vogliono che canti sempre i miei vecchi successi come Gente come noi o Re Leone. Premetto che mi fa sempre piacere, ma a dir il vero preferirei mi facessero proporre i nuovi. Per questo motivo ho deciso di non promuovere l’album in tv». Come considera, attualmente, la discografia italiana la nostra Ivana? «Senza dubbio sfrutta e favorisce solo i giovani che vengono sfornati dai talent show in tv. Di sicuro, se non venissero da questi programmi, difficilmente i nuovi talenti potrebbero emergere dato che, oltre alla vetrina di Sanremo, non ci sono altre possibilità di concorsi canori di rilievo. Ma queste ultime leve giovani concepiscono il successo come una meta raggiungibile in modo veloce e altrettanto velocemente tendono a sparire. Manca tutto un percorso che è fondamentale per crescere artisticamente, anche per imparare che la vita non è semplice e la propria passione va difesa e fatta sopravvivere, anche dopo grosse delusioni. La discografia esalta questi prodotti televisivi, annientando i cantautori. Agli artisti, per sopravvivere, non restano che i concerti live». E la diffusione della musica su Internet non ritiene che leda i diritti d’autore? «Sicuramente, ecco perché dico che non ci rimane che esibirci in pubblico. Ma, obiettivamente, devo dire che questo gran scaricare brani da Internet in modo abusivo non è altro che lo specchio di un momento economico difficile, che non concede a tutti l’acquisto legale di musiche e brani». Como è sempre parte della sua vita; lei gira il mondo, ma approda sempre sulle sponde lariane. «Amo Como – sottolinea Spagna – amo il mio lago e dove vivo è il mio porto a cui non voglio rinunciare. Dall’amore per questa città e quello per gli animali ho aperto qui un negozio dedicato proprio agli animali». Federica Rossi