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Centro islamico di via Pino, Lega infuriata

Il Carroccio chiede controlli e annuncia esposti a Questura e Prefettura «Gli islamici ci stanno prendendo in giro. La Lega scenderà al più presto in piazza contro la moschea e segnaleremo la situazione di allarme al questore e al prefetto di Como». Il popolo del Carroccio torna sulle barricate dopo l’inaugurazione del centro culturale islamico di via Pino, aperto nella sede della ex moschea. Gli esponenti lariani della Lega non hanno mai nascosto forti perplessità sulla riapertura del centro. A scatenare la loro reazione rabbiosa sono state poi le parole del portavoce della comunità islamica, Safwat el Sisi: «Non è una moschea ma non impediremo ai fedeli di pregare». «È un’indecenza, una vergogna – attacca Nicola Molteni, parlamentare della Lega Nord – Il Carroccio tornerà in piazza. El Sisi ha detto chiaramente che in via Pino si potrà pregare. Questo significa che, come abbiamo sempre ipotizzato, il centro culturale islamico è solo un paravento che maschera quello che in realtà è un luogo di culto. Il portavoce della comunità islamica ha fatto affermazioni irrispettose delle regole e dei cittadini comaschi, evidenziando una palese violazione delle finalità del centro culturale – continua Molteni – Questa è un’evidente presa in giro. La Lega manifesterà per chiedere il rispetto delle regole e, in alternativa, l’immediata chiusura della moschea, appena si rivelasse tale. Allerterò personalmente prefetto e questore perché sono state rilasciate dichiarazioni che sono una presa in giro per tutti». Molteni contesta anche la decisione del capogruppo del Pd, Luca Gaffuri e di altri esponenti del partito di essere presenti al taglio del nastro del centro culturale. «Ciascuno è libero di fare ciò che vuole, naturalmente – sottolinea il parlamentare lariano – ma rendere omaggio a una persona che ci prende in giro smentendo quanto affermato penso che qualifichi in modo non positivo questa sinistra. Non è possibile rendere omaggio a chi si fa beffa delle istituzioni comasche. La Lega sta dalla parte dei cittadini comaschi, la sinistra di immigrati e islamici». «I residenti via Domenico Pino hanno già manifestato forte malumore e preoccupazione – aggiunge Nicola Molteni – Avevo già depositato un’interrogazione parlamentare che esprimeva i nostri timori, ora questa preoccupazione è chiaramente confermata, è stato creato un centro islamico che servirà da moschea». Il parlamentare non risparmia una frecciata a Palazzo Cernezzi. «Avevamo lanciato da tempo l’allarme perché sapevamo che sarebbe finita così. Credo che il Comune avrebbe dovuto essere molto più duro nel concedere le autorizzazioni. Ora chiederemo controlli sistematici e pretenderemo l’immediata chiusura in caso di violazione delle regole». Altrettanto netta la posizione di Maurizio Faverio, anch’egli leghista e assessore comunale. «Ci stanno solo prendendo in giro – dice – Sapevamo che il centro islamico sarebbe stato un luogo di culto e questo timore è stato puntualmente confermato. Oltretutto, la beffa è doppia perché ci prendono in giro utilizzando le nostre leggi, le nostre norme, le nostre debolezze, la non chiarezza della nostra normativa. Grazie alla nostra incertezza – continua Faverio – gli islamici fanno ciò che vogliono. Non mi sembra un bel segnale per chi dichiara di voler rispettare le leggi e di volersi integrare. Siamo molto preoccupati per il quartiere e per la situazione che rischia di andarsi a creare attorno al centro culturale islamico. Vigileremo, per ora non possiamo fare altro. Chiediamo la collaborazione dei cittadini perché segnalino qualsiasi problema e difficoltà. Chiediamo inoltre una sensibilità totale del sindaco e della polizia locale», conclude Faverio. Francesco Scopelliti, l’assessore alla Sicurezza di Palazzo Cernezzi, assicura massima sorveglianza. «È una situazione che crea comunque polemiche – dice – Purtroppo, la comunità islamica sembra voglia appositamente fare provocazioni, mentre l’unica via d’uscita per convivere pacificamente è essere concilianti e positivi. Saremo presenti per verificare eventuali situazioni che possano essere fuori norma – continua l’assessore Scopelliti – Non si potrà tollerare ciò che già non è stato tollerato in precedenza. Non intendiamo però infiammare gli animi con misure eccessive e preventive, vedremo via via le situazioni che si verranno a creare ed eventualmente valuteremo un modo per agire, sempre in totale accordo con prefetto e questore nell’ambito del comitato di sicurezza e ordine pubblico. Si tratta infatti di questioni che devono sempre essere gestite con il coordinamento delle forze dell’ordine». Anna Campaniello

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